Alla ricerca della sostenibilità in campo
Marzo 18, 2024Mangi poche verdure? “Colpa” di un gene
Marzo 18, 2024Luci e ombre sarebbe troppo, ma non tutto ha funzionato a dovere nella seconda giornata di Fruit Logisitca. Alle 17 non c’era traccia della fila da esodo biblico ai taxi, che contraddistingue da sempre la seconda giornata dell’evento berlinese. Sarà anche migliorato il servizio ma nei padiglioni si respirava già da un po’ un’aria da fine lavori. A parziale giustificazione della situazione una ridda di voci incontrollate che, già da fine mattinata, moltiplicavano ora su ora i voli cancellati a cui faceva seguito la costruzione di vere e proprie task force per riprogammare il ritorno.
Al netto della cabala sfavorevole, sono però emerse alcune prime criticità annunciate già da qualche tempo: qualche player di livello che ha disertato, meno Gdo italiana in visita e, ancor più criticito, minore afflusso di visitatori nell’area delle tecnologie a piano terra. Nulla di eclatante, il giudizio sulla fiera rimane largamente positivo, ma è un primo segnale che la macchina da guerra teutonica ha bisogno di qualche aggiustamento, a partire dai costi, davvero molto alti considerando la situazione del settore, sopratttutto in Europa.
“In questi due giorni di fiera non ho avuto un momento libero – racconta Maria Rosaria Stile, Research & Development Manager di K-Adriatica – ed è stato importante fare incontri con i clienti esteri. Parimenti non sono mancate le manifestazioni di interesse da parte di nuovi clienti che contiamo di finalizzare al rientro”.
Marcello Guidi responsabile mercato estero per Apofruit entusiasta ma a rovinare la festa ci ha pensato lo sciopero: “purtroppo lo sciopero degli aeroportuali ha provocato qualche defezione di troppo o ritardi da parte di alcuni clienti soprattutto della Gdo italiana. Ad ogni modo la fiera è strategica per pianificarle le prossime campagne commerciali o ottimizzare quelle in atto, soprattutto con i clienti stranieri. Inoltre, è sempre una buona occasione per relazionarsi con i produttori italiani che visitano la fiera”.
Filippo Busca, Sales account Qgs: “Il giudizio sulla fiera è positivo, abbiamo fatto tutti gli incontri che avevamo in programma coi nostri clienti italiani organizzati precedentemente. Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato”
IL MEGLIO DI IFN
Luci e qualche ombra per Fruit Logistica
Complessivamente positiva la valutazione dell’evento per gli operatori italiani
Luci e ombre sarebbe troppo, ma non tutto ha funzionato a dovere nella seconda giornata di Fruit Logisitca. Alle 17 non c’era traccia della fila da esodo biblico ai taxi, che contraddistingue da sempre la seconda giornata dell’evento berlinese. Sarà anche migliorato il servizio ma nei padiglioni si respirava già da un po’ un’aria da fine lavori. A parziale giustificazione della situazione una ridda di voci incontrollate che, già da fine mattinata, moltiplicavano ora su ora i voli cancellati a cui faceva seguito la costruzione di vere e proprie task force per riprogammare il ritorno.
Al netto della cabala sfavorevole, sono però emerse alcune prime criticità annunciate già da qualche tempo: qualche player di livello che ha disertato, meno Gdo italiana in visita e, ancor più criticito, minore afflusso di visitatori nell’area delle tecnologie a piano terra. Nulla di eclatante, il giudizio sulla fiera rimane largamente positivo, ma è un primo segnale che la macchina da guerra teutonica ha bisogno di qualche aggiustamento, a partire dai costi, davvero molto alti considerando la situazione del settore, sopratttutto in Europa.
“In questi due giorni di fiera non ho avuto un momento libero – racconta Maria Rosaria Stile, Research & Development Manager di K-Adriatica – ed è stato importante fare incontri con i clienti esteri. Parimenti non sono mancate le manifestazioni di interesse da parte di nuovi clienti che contiamo di finalizzare al rientro”.
Marcello Guidi responsabile mercato estero per Apofruit entusiasta ma a rovinare la festa ci ha pensato lo sciopero: “purtroppo lo sciopero degli aeroportuali ha provocato qualche defezione di troppo o ritardi da parte di alcuni clienti soprattutto della Gdo italiana. Ad ogni modo la fiera è strategica per pianificarle le prossime campagne commerciali o ottimizzare quelle in atto, soprattutto con i clienti stranieri. Inoltre, è sempre una buona occasione per relazionarsi con i produttori italiani che visitano la fiera”.
Filippo Busca, Sales account Qgs: “Il giudizio sulla fiera è positivo, abbiamo fatto tutti gli incontri che avevamo in programma coi nostri clienti italiani organizzati precedentemente. Possiamo ritenerci soddisfatti del risultato”
Romano Pecchia, Direttore Aop Csc Lazio: “Durante i due giorni di fiera l’affluenza all’interno del nostro stand è stata consistente e abbiamo riscontrato un buon interesse sui nostri prodotti anche da diversi interlocutori esteri. Interessanti anche i momenti di approfondimento e le visite delle Istituzioni, fra cui da segnalare quella del ministro Lollobrigida che ha approfondito con noi la situazione”.